ORARIO LAVORATIVO: LUNEDÌ-VENERDÌ 08:00-18:00EMAIL: info@animoveterinario.itTELEFONO: +39 333 5008245

Cari amici , trovo che la Dr.ssa Alda Grossi sia molto competente.

Io ho l’esperienza di uno dei miei cani: una setter, si chiama Linda, che dall’età di 6 anni ha una tosse continua. Inutile dire da quanti medici veterinari sia stata visitata, ma senza alcun risultato.

Le sono stati somministrati farmaci quali antibiotici di varia natura, cortisonici, è stata supportata da prodotti fitoterapici (vista la mia professione di erborista) che però sono solo serviti a limitare i danni dei farmaci.

Tra le varie medicine ho provato anche l’omeopatia, ma senza alcuna risoluzione….  finchè non ho conosciuto la Dr.ssa Grossi, alla quale ho raccontato l’esperienza avuta.

Ecco, devo dire che nel giro di 3 settimane la situazione si è ribaltata. Preciso che Linda ha 13 anni, presenta anche altre patologie legate alla sua età (artrosi diffusa, specie alle anche ad alla schiena, insufficienza mitralica e tricuspidale).

Ho potuto vedere già da subito il cambiamento nel fisico, e consiglio a tutti Voi di fare provare, inoltre, l’agopuntura ai vostri piccoli amici perchè è qualcosa di eccezionale! …ovviamente fatta da Alda… In lei c’è qualcosa di più…. Entra proprio nell’animo dei suoi  piccoli pazienti…. vi sembra cosa da poco? Ringrazio tutti per l’attenzione, e Linda vi esorta a far “curare” i suoi fratelli da colei che è capace di farlo con amore .     Paola  e “LINDA”



Siccome Chicca è una piccola forza della natura, le sue peripezie non finiscono qui.

Voglio infatti raccontare un evento che le avrebbe dovuto cambiare totalmente la vita ma che invece mi ha fatto ancora stupire delle enormi capacità terapeutiche che l’omeopatia è in grado di serbare.

Durante l’estate 2011, in passeggiata Chicca inalò un “forasacco” (spighe di graminacee) che le si andò a conficcare nel polmone sinistro, precisamente nella parete del bronco principale del lobo craniale. Durante la broncoscopia  ebbe delle reazioni vagali che permisero solo l’estrazione parziale del corpo estraneo in questione, determinando notevoli complicazioni per l’esito e la prognosi del suo caso. La cagna era andata in coma per dei minuti trascorsi in anossia cerebrale ed al risveglio presentava un’improvvisa cecità ed emiplegia di tutto il corpo! In breve i colleghi ristabilirono la situazione neurologica e dopo tre giorni  venne dimessa con l’obbligo del riposo assoluto, e le terapie antibiotiche ed antinfiammatorie richieste dal caso. Dopo un mese di terapia avrebbero dovuto procedere ai Rx di controllo e programmare l’asportazione del lobo polmonare in questione: l’ascesso da parte del corpo estraneo era inevitabile.

Fu iniziata una prolungata terapia antibiotica con riposo assoluto, e venni interpellata per aiutare Chicca nella faticosa ripresa da un trauma così destabilizzante per tutta la sua famiglia.

Alla visita Chiacca mostrava un notevole ritardo propriocettivo degli arti anteriori e posteriori, tendeva a tenere il collo ruotato verso il lato sx, e respirava con difficoltà… stava alla cuccia, abbattuta e si muoveva il minimo indispensabile: non era più lei!

Prescrissi sulla base dei sintomi neurologici dell’Hypericum perforatum 200ch, sostituii la terapia antibiotica con prodotti della terapia sanum, e somministrai dell’Hepar sulphur 200ch per far “bloccare” in una capsula fibrinosa il corpo estraneo.

Dopo 2 settimane Chicca aveva ripreso a correre, ed andava regolarmente al mare con i suoi padroni, ma non aveva il suo solito sprint di sempre: si affaticava facilmente e a volte tossiva.

Aggiunsi alla terapia un altro rimedio e feci visita e radiografia di controllo dopo 1 mese e mezzo di terapia omeopatica. Chicca aveva totalmente ripreso tutta la sensibilità degli arti sia anteriori che posteriori, i test neurologici erano tutti negativi. Aveva ripreso la sua solita vita scalmanata, faticavano a tenerla, riferivano solo un po’ di tosse ogni tanto quando si metteva sdraiata in terra o correva troppo. Procedetti ai Rx del lato sx del torace e, con somma sorpresa mia e dei colleghi presenti, non si evidenziava alcuna lesione riferibile al corpo estraneo, solo un leggero focolaio di infiammazione in cui si evidenziava un processo in via di risoluzione… STRABILIANTE!

I rimedi prescritti hanno potenziato i naturali processi di lisi del corpo estraneo messi in moto dall’organismo, e ad oggi…  Chicca continua a correre integra verso nuove avventure!



Chicca, splendido esemplare di Epagneul Bleu de Picardie,  mi è giunta a 3 anni circa. Nelle radiografie fatte in seguito ad un incidente stradale, nel quale ebbe una frattura al bacino, si scoprì che la cagnetta era praticamente priva di acetaboli: con un quadro anatomico del genere era impossibile che Chicca potesse stare in stazione, figurarsi correre e tanto meno.. classificarsi regolarmente come cane scalatore!

L’ortopedico non ritenne necessario risolvere la frattura chirurgicamente, ma consigliò di intervenire per la displasia non appena Chicca si fosse rimessa.

Venni contattata per aiutare la cagnetta che zoppicava in seguito al trauma subito, e che aveva iniziato a manifestare difficoltà nell’alzarsi dalla cuccia in seguito allo stesso.

Le conseguenze del trauma vennero facilmente risolte, il lavoro un po’ più lungo fu quello finalizzato al riequilibrio della costituzione di Chicca ma in circa tre mesi riprese totalmente il trekking in montagna e risolse anche le difficoltà ad iniziare l’attività “a freddo”.

Per un consulto specializzato con la Dott.ssa Alda Grossi, medico veterinario omeopata, contattatemi attraverso questa pagina.

 



È una patologia purtroppo molto diffusa, dove la terapia più consigliata è l’intervento chirugico… siamo sicuri che sia l’unica via, quella chirugica?…così invasiva…così costosa?

L’esperienza clinica, mia e di molti altri colleghi del settore, ha dimostrato e continua a dimostrare, che la displasia dell’anca si può affrontare brillantemente con l’omeopatia.

Osservando e visitando attentamente il paziente, considerando dettagliatamente tutta la storia del soggetto, il veterinario omeopata è perfettamente in grado di prescrivere il, od i rimedi, necessari al paziente per poter riprendere le sue attività fisiologiche!

La tempistica di risoluzione varia da caso a caso, nel peggiore dei casi sono arrivata a vedere il problema totalmente risolto in capo ad un anno, ma di norma già dopo 2-3 mesi di terapia si vedono i primi seri miglioramenti: l’animale è più sciolto e sicuro nei movimenti, corricchia, è nel complesso più allegro, si sente meglio!

Voglio a tal proposito portare l’esempio di Brunella, un Husky femmina, di 6 anni, operata per displasia dell’anca ad un lato, in attesa di operare anche l’altro lato. Dai racconti della proprietaria si capiva che Brunella non aveva riacquistato più la mobilità che aveva prima dell’intervento, viveva coi dolori che non le permettevano quasi più di camminare né tantomeno di giocare o correre con gli altri 2 cani con cui vive, era stressata e nervosa per tutto il malessere ed il disagio che viveva ormai da anni…”non era più lei”.

La proprietaria me la portò in seguito ad una trasmissione di Canale 5 sull’omeopatia in veterinaria, nella quale il Dr. Dodesini, mio collega ed amico di corso, comunicava l’efficacia dell’omeopatia nel trattamento di vari problemi ortopedici, in particolare la displasia dell’anca… (vi invito a scaricare lo spezzone da youtube, e ad ascoltare qualora siate interessati!).. ma torniamo a Brunella. Dopo averla visitata ed osservata attentamente, valutando effettivamente il dolore che aveva ed il suo grado di mobilità degli arti posteriori, le prescrissi la terapia. La rividi dopo 2 mesi di terapia (mantenendo un contatto telefonico settimanale con la proprietaria) e la situazione era molto migliorata: Brunella si era “addolcita”, alla visita “collaborò”, i dolori si erano molto ridotti e lei aveva iniziato a correre al parco con gli altri cani durante la passeggiata…”si stanca in fretta, ma sta molto meglio” mi raccontava la proprietaria; i risultati erano incoraggianti per cui continuai la terapia a cadenza bisettimanale. Dopo 5 mesi di terapia Brunella era tornata ad essere “quella di una volta”: un po’ altezzosa, giocava con tutti i cani del parco e correva felice, “rugando”come sa fare solo lei!

Ma come può funzionare l’omeopatia su un problema strutturale, anatomico, come quello della displasia dell’anca? Siamo di fronte ad un acetabolo femorale che può arrivare ad essere “piatto” in casi estremi.. come può essere che con l’omeopatia si arriva a risolvere clinicamente un quadro radiologico a volte assurdo?!

La prossima volta vi voglio portare la storia di Chicca, una setterina che praticamente non ha acetaboli (teoricamente non potrebbe né camminare, né stare in stazione) e che ogni anno vince il primo premio come cane scalatore in montagna!

Sulle modalità di azione dell’omeopatia vi rimando ad altra sede poichè qui voglio semplicemente portare a conoscenza del maggior numero di persone possibile, le numerose possibilità terapeutiche di una medicina spesso disconosciuta, in un campo vasto come quello ortopedico!


2019 – Privacy Policy

Realizzato da BDF communication.

Hacklinkjojobet girişSlot sitelericasibom girişcasibomcasibomcasibomgmail satın albetistmynet oyunMatadorbetcasibomGrandpashabetcoinbarjojobetvaycasinobetriyalrenabetcasinofastmelbetbetriyalcasinofastrenabethomesophie rain leakcasinolevantcasinolevantpusulabetEsenyurt Escortcasibombetkomsex historiemeritkingGrandpashabetparagaranti.com
Hacklinkcasibom giriş twittercasibom giriş twittercasibom giriş twittercasibom giriş twittertrending on dextoolsfront runner botfront run botfront running botmev botdex sniper botpancakeswap botpancakeswap sniper botsolana sniper botsol sniper botsolana botMetafizikmarsbahismarsbahismarsbahismarsbahismarsbahis