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Marvin, Golden Retriever M, nato il 03/10/2011

“I SENTIERI SI TRACCIANO CAMMINANDO….. ed era quello che volevamo fare quando decidemmo di fare entrare un cucciolo in famiglia.

Sognavamo di tracciare il nostro sentiero costruendo una bella amicizia passo dopo passo… E così fu fino a quando, verso i 6 mesi, iniziò a stare male…

La corsa in clinica, il ricovero e..  Non fu fatta una diagnosi, ma sembrava che tutto si fosse risolto, invece era solo l’inizio.

Il problema ciclicamente si ripresentava con vari sintomi: vomito, feci quasi mai formate, apatia, letargia, disinteresse al cibo e dimagrimento e cambi di crocchette studiando formulazioni ed ingredienti.

Il nostro sconforto e l’impotenza cresceva di mese in mese , non sapevamo più a chi rivolgerci, nessuno riusciva a capire il motivo per cui un cucciolo potesse sempre stare così male.

Tutto questo ci ha impedito di guadagnarci la sua fiducia, ogni volta che ci vedeva con un bocconcino in mano si nascondeva sotto il tavolo, per paura che dentro ci fosse qualche amaro medicinale, ci ha impedito di fare un percorso educativo… o si pagavano le cure, le indagini mediche ed i ricoveri, oppure si pagava un educatore, che insegnasse a noi come tirar fuori quello per cui è stato selezionato: il riporto… e poter lavorare insieme.

All’ennesima ricaduta, all’età di 1 anno e 8 mesi , fu fatta una gastroscopia che finalmente spiegò la causa di tutto: moderata enterite cronica linfoplasmacellulare in fase attiva con sovrainfezione batterica.

Ci fu, ancora una volta, una lunga e pesante cura antibiotica, supportata da mangime industriale altamente digeribile, ma se questo non fosse bastato il passo successivo era il cortisone.

Questa malattia si pensa sia dovuta ad un abbassamento delle difese immunitarie, che di certo non sono state aiutate da tutti gli antibiotici somministrati. Questi avevano un effetto momentaneo, ma non risolvevano il problema alla radice. Decidemmo quindi di intraprendere una strada alternativa, cibo crudo e terapia omeopatica, e ci siamo rivolti alla Dott. ssa Alda Grossi.

A quasi un anno di distanza dal nostro primo incontro con la Dott.ssa Alda sono convinta che abbiamo la fatto la scelta giusta: un anno intero senza ricadute, e senza ricoveri è un grandissimo successo!!

Marvin ha avuto parecchi miglioramenti sia fisicamente (peso, pelo) sia psicologicamente, è un cane più fiducioso verso di noi ed è un CANE PIÙ FELICE.”

Per gentile concessione di P.N., tutrice di Marvin

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Lo sapete che gli antiparassitari sono tossici?
Sono tossici per i parassiti, ma non solo… lo sono per l’ospite dei parassiti stessi (il nostro animale), per l’ambiente (molte molecole chimiche restano attive nell’ambiente anche per oltre 10 anni!), e.. di conseguenza anche per noi esseri umani, ultimo anello della catena alimentare..
E’ possibile limitare e tenere sotto controllo i parassiti interni ed esterni dei nostri amici animali? SI, e vi dico come.
Aggiungere alla razione di pappa giornaliera un cucchiaio di miscela di olio di oliva (o semi) ed il 20% di olio da Foglie di Neem, facendo dei cicli mensili di 15gg continuativi, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.
L’olio da Foglie di Neem non è consigliato usarlo per via interna, ma al 20% è perfettamente sostenuto da tutti (esseri umani compresi, visto che l’ho usato per me stessa). Ha una forte azione colagoga, ossia stimola lo svuotamento della bile raccolta nella cistifellea, riequilibra il pH intestinale, ed è sgradito a tutti gli eventuali ospiti indesiderati.
Grazie al fatto che viene assorbito nel tratto intestinale e che va in circolo per via ematica, determina un cattivo “sapore” per tutti gli artropodi ematofagi od i parassiti che si nutrono di sebo cutaneo dei nostri pelosi.

Potrete osservare delle diarree “epatiche”, caratterizzate da delle deiezioni più cremose del normale. Ciò è dovuto al rilascio improvviso della bile, che stimola la peristalsi, e non è da considerarsi un segno pericoloso. Chiaramente se i sintomi persistono oltre i 5-6gg di somministrazione, sospendere l’aggiunta dell’olio da foglie di Neem ed eventualmente contattare il proprio veterinario, o la qui presente Dr.ssa Alda Grossi al 333.500.82.45, o al seguente indirizo email: aldagrossi@animoveterinario.it



Il detto: “Siamo ciò che mangiamo” vale anche per i nostri quattro zampe.

Alimentereste vostro figlio con merendine, prodotti industriali, e pasti del McDonald? Bene, è quello che oggi, fin dallo svezzamento, viene consigliato di fare per tutti gli animali domestici. Come non bastasse, vengono prescritti mangimi speciali per “curare” sintomi (diarrea, prurito cutaneo, problemi renali, aumento del peso corporeo, ecc..).Questi ultimi costituiscono segnali precisi che andrebbero invece considerati adeguatamente!

Esiste una folta bibliografia d’oltremanica che conferma e supporta la mia esperienza di campo nel riportare l’animale ad alimentarsi con cibo vero, il più vicino possibile alla forma che troverebbe in natura: carne o pesce crudi o sbollentati con aggiunta di una fonte di carboidrati digeribili (es. riso soffiato).

I benefici sono molteplici: dall’aumento della vivacità, alla risoluzione di tutti i problemi cutanei, intestinali, epatici, renali, ecc.

Difatti con l’alimentazione naturale si fornisce cibo “vivo”, ancora portatore di energia (gli atomi vibrano ancora), e si regola il pH intorno ai parametri dell’acidità piuttosto che dell’alcalinità.

Tutti i carnivori (cani, gatti, furetti, ecc.) hanno globalmente un pH acido. Con l’alimentazione industriale, il pH tende a valori sempre più alcalini ed ecco una delle cause maggiori di disfunzione del “sistema cane/gatto”.

Parlo di “sistema” perchè tutti gli organismi superiori sono in realtà dei sistemi viventi complessi, nei quali vivono miliardi di micro e macroorganismi saprofitici. Uno dei parametri principali, responsabile dello sviluppo di un dato tipo di flora microbica, piuttosto che di un altro, è il pH.  Con un pH acido si selezionerà un tipo di flora adatto al metabolismo del sistema carnivoro, viceversa con quello alcalino (o basico) sarà adatto al sistema erbivoro.

Non è infrequente che, in pazienti nefropatici, somministrando il giusto alimento che madre natura (e non l’azienda xy) ci propone, si ristabiliscano i parametri renali nel giro di poche ore/giorni. E la clinica ci conferma che nella terapia del paziente nefropatico, si somministrano degli acidificanti per le urine. Ma perchè si deve arrivare a ciò, quando una sana, bilanciata e gustosa alimentazione casalinga garantisce il benessere ed il mantenimento della salute dei nostri quadrupedi?

Per chi fosse interessato ad un piano alimentare casalingo e bilanciato, nonchè ad avere idee su come potersi organizzare per non cucinare tutti i giorni per i propri animali, andate alla pagina Contatti e telefonatemi o scrivetemi.

La salute parte da ciò di cui ci alimentiamo, e questo vale anche per gli animali.

 

 

 

 

 

 

 



CARA ALDA ,
sono quasi due mesi che ci conosciamo , ricordo ancora come sia stata attratta dal tuo volto sorridente e pieno di umanità per la tua professione .
Ti ho contattata da MILANO per elencare i sintomi dei miei amati gatti; in particolare una di loro con felv positiva di nome Kitti  con diagnosi : linfoma intestinale con disturbi di vomito e diarrea .
Devo ammettere che con la tua cura omeopatica ho visto le migliorie giorno x giorno . Ora è più vitale con più appetito e sta molto meglio , cosi’ anche l’altro gatto di nome Miki.
Hai capito subito dai dettagli da me descritti trattasi di gastrite  anche lui sta decisamente meglio con la tua cura , e tutto questo a distanza.
Peccato che tu non sia a MILANO per  poterti conoscere di persona e farti visitare i miei pelosi,  ma non importa, perchè tu anche a distanza, con la tua bravura e il mio aiuto nell’elencarti i sintomi li stai curando benissimo .
TI ABBRACCIO , MARTA DA MILANO.

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